Abstract: Il linguaggio è lo strumento principale a disposizione per descrivere e caratterizzare il proprio dolore, intenso in senso ampio. Nonostante ciò, pochi studi hanno approfondito le ripercussioni dell’utilizzo di parole associate al dolore sulla sua percezione e modulazione. Questo studio indaga (1) la struttura psicolinguistica ed emozionale della semantica associata al dolore attraverso uno studio normativo, (2) i correlati comportamentali alla presentazione di parole associate al dolore attraverso un paradigma di evitamento, e (3) le attivazioni neurali alla presentazione di parole associate al dolore e rispetto alle attivazioni neurali in risposta a stimoli nocivi. Risultati preliminari dimostrano come siano soprattutto le parole associate al dolore sociale a essere considerate più negative e più dolorose, a modulare la risposta comportamentale e ad attivare il pattern neurale più simile a quello caratteristico dell’esperienza dolorifica.
Eleonora Borelli ha svolto il dottorato in Neuroscienze a Modena, studiando la relazione tra dolore e linguaggio. Il progetto ha vinto un grant UniMoRe di 2 anni sia nel 2014 che nel 2016. Durante il dottorato ha vinto due travel grant (ESCoP e Psychonomic) con altrettanti poster su questo tema. E’ stata visiting student presso il Brain and Creativity Institute (University of Southern California, Los Angeles) dalla prof.ssa Aziz Zadeh, con la quale ha lavorato sulla comprensione delle metafore motorie in stroke patients.
Cristina Cacciari è professoressa ordinaria di psicologia generale presso l’Università di Modena e Reggio Emilia. I suoi interessi di ricerca riguardano la psicolinguistica e la neurolinguistica, i correlati elettrofisiologici della comprensione del linguaggio, il rapporto tra linguaggio e sistemi di azione, la psicologia cognitiva. Autrice di numerose pubblicazioni scientifiche, Cristina Cacciari è una delle massime esperte a livello internazionale nell’indagine psicolinguistica delle espressioni idiomatiche e del linguaggio figurato