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Profili umanistici e mondo del lavoro: ciclo di incontri – ottobre-dicembre 2020

Profili umanistici e mondo del lavoro: ciclo di incontri - ottobre-dicembre 2020

Negli ultimi tempi si è assistito a una significativa rivalutazione in ottica lavorativa (anche aziendale) delle conoscenze e delle competenze umanistiche. Tutt’altro che obsoleto, il sapere umanistico rappresenta, infatti, un plusvalore nell’attuale mondo del lavoro che, sollecitato da dirompenti processi di cambiamenti socio-economici e di innovazione tecnologica, è in costante evoluzione. Basti pensare agli ultimi sviluppi legati all’Intelligenza Artificiale; l’impatto che essa ha avuto sulle nostre vite e sui sistemi di produzione ha fatto sì che, in una prima fase, il mercato del lavoro si sia orientato soprattutto verso le competenze tecnico-scientifiche e le cosiddette lauree STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics). Con il tempo, si è invece compreso che la combinazione fra competenze tecniche e umanistiche rappresenta la chiave di volta per affrontare con successo le opportunità e le sfide poste dal cambiamento in atto. Con questa nuova consapevolezza il mercato del lavoro si sta orientando verso le lauree STEAM, acronimo in cui la A indica le “arti” in senso lato. La sinergia tra l’ambito tecnologico-scientifico e quello umanistico appare, quindi, fondamentale per generare nuove idee e soluzioni creative, tenendo al contempo sempre presenti le loro possibili implicazioni etiche, sociali, economiche, comunicative. Non si tratta, dunque, solo di immaginare il nuovo, bensì di seguirlo durante e dopo la sua generazione. Allo stesso modo, anche gli ambiti lavorativi più tradizionalmente legati al settore umanistico sono stati interessati da profondi mutamenti che possono stimolare risposte interessanti e aprire prospettive di lavoro capaci di coniugare tradizione e innovazione.

A questo scenario è dedicato il ciclo di incontri Profili umanistici e mondo del lavoro. Organizzato in collaborazione da Career Service dell’Università di Pisa, Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, e Scuola Normale Superiore, con questo ciclo si intende presentare e riflettere in modo nuovo sul presente e sul futuro di professioni e carriere di ambito umanistico, al fine di mostrare il contributo delle Humanities in un mondo del lavoro sempre più orientato verso l’interdisciplinarità, la contaminazione e l’interazione fra saperi diversi.

Modalità di svolgimento, destinatari e obiettivi

Gli incontri si rivolgono a studenti e a neo-laureati di area umanistica, e sono aperti anche agli allievi di dottorato e ai dottori di ricerca del settore.

Durante gli incontri – grazie alla presenza di esperti e testimoni – le professioni e i settori tradizionalmente collegati ai settori umanistici saranno esplorati con un’attenzione specifica alle evoluzioni più recenti e alle competenze più innovative. Allo stesso modo si dedicherà attenzione anche ad ambiti lavorativi e settori produttivi diversi, generalmente (ed erroneamente) considerati distanti dal mondo delle Humanities. L’obiettivo è offrire ai laureati dell’area umanistica una descrizione degli scenari e delle prospettive attraverso la presentazione di casi concreti e opportunità di sviluppo della propria carriera.

Questo il programma degli incontri:

  1. Le professioni dell’insegnamento tra tradizione e innovazione
  2. Profili professionali per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale
  3. Il turismo culturale: esperienze professionali consolidate e nuove prospettive
  4. Tra stampa e comunicazione digitale: le professioni dell’editoria
  5. Le competenze umanistiche nelle imprese: la contaminazione dei saperi
1. Le professioni dell'insegnamento tra tradizione e innovazione — martedì 13 ottobre, dalle 17 alle 18:30

Le materie umanistiche costituiscono una parte fondamentale dell’offerta formativa delle scuole italiane ed europee di primo e di secondo grado, e l’insegnamento è da sempre uno sbocco lavorativo importante per i laureati del settore. Necessariamente reattivo ai contesti e ai tempi in cui opera, l’insegnante sviluppa la sua professione tra ancoraggio alla tradizione e esposizione alle sollecitazioni del presente. Negli ultimi tempi l’ambito didattico è stato interessato da molti cambiamenti, legati, non da ultimo, al processo di internazionalizzazione favorito da numerosi progetti europei e al digitale, che, oltre a rivestire un ruolo di rilievo nella vita degli alunni, offre alla didattica scolastica potenzialità e strumenti ancora poco sfruttati e guardati, talvolta, con un certo sospetto. Come ha messo in evidenza l’emergenza sanitaria del Covid-19, le competenze digitali possono rappresentare un’opportunità per contrastare le disparità educative a livello nazionale e internazionale. La prima sezione del ciclo è dedicata a questo complesso di questioni e prospettive: oltre a fornire indicazioni su come organizzare il proprio percorso universitario in vista dell’insegnamento e su come oggi è regolamentato l’accesso alla professione, particolare attenzione sarà dedicata a esperienze innovative legate al mondo della scuola e, più in generale, della formazione, e di supporto ai percorsi scolastici tradizionalmente intesi.

Saluti di benvenuto
  • Rossano Massai — Prorettore agli Studenti e Delegato al Placement, Università di Pisa
  • Francesco Benigno — Delegato del Direttore alle attività inerenti all’internazionalizzazione e al placement, Scuola Normale Superiore
  • Giampiero Rosati — Preside della Classe di Lettere, Scuola Normale Superiore
  • Rolando Ferri — Direttore del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, Università di Pisa
  • Pierluigi Barrotta — Direttore del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, Università di Pisa
Relatori
  • Pietro di Martino — Delegato per la formazione degli insegnanti, Università di Pisa
  • Andrea Pastorelli — CEO, Teach for Italy
  • Federica Della Grotta — Project Manager, Power of Knowledge

Modera Francesco Morosi — Esperto di divulgazione e outreach, Scuola Normale Superiore

2. Profili professionali per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale — mercoledì 28 ottobre, dalle 17 alle 18:30

Nel nostro Paese, la valorizzazione del patrimonio culturale rappresenta un asse strategico di sviluppo di città dotate di risorse rilevanti e riconosciute a livello internazionale, ma anche di centri di piccole dimensioni che fanno della conservazione e del supporto alla cultura la principale attività del proprio modello di crescita. Data la sua rilevanza crescente, sia a livello economico che sociale, il mondo della cultura rappresenta uno spazio che si sta arricchendo di nuove professioni e possibilità di carriera originali e nuove iniziative imprenditoriali. Le competenze richieste sono variegate e vanno dalla conoscenza e conservazione dei beni culturali alla progettazione di eventi e di iniziative sinergiche con le vocazioni territoriali. La sfida ulteriore è quella di un maggiore orientamento verso la cultural economy e verso la concezione di modelli di business sostenibili e la loro condivisione con i diversi portatori di interessi, soprattutto in questa fase di ripartenza post-pandemia e di riflessione sugli scenari futuri che riguardano questo settore.

In questo incontro verrà lasciato spazio ad una varietà di esperienze; si parlerà di gestione e promozione di strutture museali e aree archeologiche consolidate e di ampia attrattività, di iniziative focalizzate sul recupero dei beni nell’ottica di rigenerazione culturale e urbana, delle nuove professionalità legate al supporto delle istituzioni e alla promozione e comunicazione degli eventi culturali.

Relatori
  • Alessandra Griffo — Responsabile Dipartimento Mostre, Le Gallerie degli Uffizi
  • Silvia Guideri — Direzione Parchi e Musei, Società Parchi Val di Cornia
  • Roberta Franceschinelli — Responsabile Area cultura e comunicazione web, Fondazione Unipolis
  • Claudia Giua — Co-founder e project manager, Cultura REPublic

Modera Michela Lazzeroni — Delegata Job Placement, Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, Università di Pisa

3. Il turismo culturale: esperienze professionali consolidate e nuove prospettive — giovedì 12 novembre, dalle 17 alle 18:30

A vocazione nazionale e internazionale, il turismo culturale, sia inbound che outbound, costituisce un settore di grande rilievo per l’economia nazionale ed europea e rappresenta un ambito lavorativo di sicuro interesse per i profili umanistici. Esso coniuga in modo del tutto peculiare radicamento nel territorio e apertura al mondo globale, e premia la creatività e l’auto-imprenditorialità dei diversi operatori come anche la loro capacità di lavorare in sinergia con gli altri. Grazie al ricco patrimonio artistico, culturale, paesaggistico e enogastronomico dell’Italia da un lato, all’interesse vieppiù crescente degli italiani verso i patrimoni esteri dall’altro, il turismo offre una gamma variegata di sbocchi professionali che vanno dall’accoglienza del turista al suo accompagnamento nella scoperta della ricchezza del territorio (italiano o estero), dalla promozione del patrimonio culturale (nostrano o estero) alla realizzazione di percorsi di turismo esperienziale. In ogni caso, le professioni legate al turismo richiedono una serie di competenze che gli studi umanistici permettono di acquisire e di sviluppare al meglio. Si pensi, per fare solo qualche esempio, alle capacità comunicative e di mediazione interculturale, alle competenze linguistiche e di digital humanities, alle conoscenze storico-artistiche, letterarie, storiche, geografiche, culturali e intermediali. Se l’emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha segnato a livello internazionale un momento di profonda crisi per l’intero comparto turistico, altrettanto vero è che tale crisi ha fatto emergere con forza tanto la necessità di trovare forme nuove di promozione culturale, quanto l’urgenza di creare modelli di accoglienza del visitatore che siano sempre più in sintonia con la capacità di resilienza dei territori.

Relatori
  • Tiziana Cocchi e Alberto Susini — Camera di Commercio di Pisa
  • Nicola Bellini —Docente di Management, Scuola Superiore Sant’Anna
  • Paolo Giulini — Ideatore e co-fondatore di Musement.com
  • Roberto Guiggiani — docente di marketing e comunicazione turistica

Modera Serena Grazzini — Delegata Job Placement, Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, Università di Pisa

4. Tra stampa e comunicazione digitale: le professioni dell'editoria — martedì 24 novembre, dalle 17 alle 18:30

Il mondo dell’editoria è stato investito negli ultimi anni da profonde trasformazioni, legate da una parte a importanti cambiamenti sociali e culturali che hanno influito sul gusto e sugli orientamenti del pubblico dei lettori, dall’altra alla diffusione accelerata dei nuovi mezzi e modalità di comunicazione, fortemente condizionati dalla crescente pervasività delle nuove tecnologie e delle piattaforme digitali. Si tratta di cambiamenti che interessano anche alcuni settori importanti e tradizionali dell’editoria, come per esempio la scuola o l’accademia, che necessitano di soluzioni via via nuove. Di conseguenza, mutano i mestieri dell’editoria e le professionalità necessarie per rispondere in maniera adeguata agli scenari emergenti che vedono l’affermarsi di diverse dicotomie e la ricerca di forme creative di integrazione: tra carta stampata e e-book, tra vecchi mercati editoriali e nuove tendenze, tra case editrici piccole e grandi, tra proposte editoriali di nicchia e prodotti di consumo culturale di massa.

Nell’incontro verranno inquadrate le caratteristiche attuali del mondo editoriale e approfonditi i modelli organizzativi delle imprese e le iniziative oggi vincenti e sostenibili, nonché le competenze più richieste che agevolano l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. In particolare, verrà dato spazio a un dialogo a più voci con soggetti che operano in diversi campi dell’editoria, con il duplice fine di cogliere le diverse specializzazioni che possono essere acquisite nei percorsi di studio umanistici e di delineare le competenze necessarie sul piano della comunicazione digitale nella diffusione e pubblicizzazione dei prodotti editoriali. Verrà inoltre enfatizzato il ruolo dei festival letterari nella promozione del settore editoriale e le nuove professionalità richieste per l’organizzazione di questi eventi.

Relatori
  • Antonia Laterza — Editor junior, Editori Laterza
  • Francesca Rizzo — Responsabile editoriale marchi Garzanti Scuola e Cedam Scuola, De Agostini Scuola
  • Lisa Lorusso — Sales and Project Manager, Pacini Editore
  • Lucia Della Porta — Direttore, Pisa Book Festival

Modera Serena Grazzini — Delegata Job Placement, Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, Università di Pisa

5. Le competenze umanistiche nelle imprese: la contaminazione dei saperi — mercoledì 9 dicembre, dalle 17 alle 18:30

Negli ultimi anni, il mondo delle imprese sembra manifestare il bisogno di coniugare saperi e competenze diverse all’interno delle proprie organizzazioni. Ciò ha portato a riscoprire la cultura umanistica non solo per le attività ad essa tradizionalmente riconducibili (come la selezione e formazione del personale, la gestione delle risorse umane, le pubbliche relazioni, ecc.), ma anche per altre funzioni aziendali. Per esempio, la comunicazione semantica e i processi di digitalizzazione che investono diversi ambiti del sistema produttivo e istituzionale, aprono a nuovi percorsi di contaminazione tra competenze scientifico-tecnologiche e umanistiche per la valorizzazione dei diversi background culturali. Di fatto, la complessità crescente dei contesti in cui viviamo e la rapidità dei loro cambiamenti hanno reso sempre più urgente la necessità di elaborare saperi più integrati e interdisciplinari, a cui le discipline umanistiche, con specifici percorsi di formazione polivalenti, possono contribuire sia sul piano della creatività e apertura alla pluralità che su quello delle capacità di analisi a lungo raggio e in profondità. In altre parole, tali discipline possono apportare nei contesti imprenditoriali nuove chiavi di lettura per meglio comprendere le radici storico-culturali, le implicazioni filosofico-etiche, le differenze socio-territoriali dei cambiamenti in corso e per identificare trend futuri.

Relatori
  • Giulia Benotto — Gruppo Extra Cube
  • Chiara Aiola — Sviluppatrice WordPress e PHP, Net7
  • Anna Fuggi — Imprenditrice e project manager ,Hyperborea
  • Francesca Pirola — Executive Assistant to the General Manager, Crédit Agricole Italia

Modera Michela Lazzeroni — Delegata Job Placement, Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, Università di Pisa

Iscrizioni

Le iscrizioni sono riservate a studenti, laureati, dottorandi e dottori di ricerca dell’Università di Pisa e della Scuola Normale Superiore e si effettuano mediante la piattaforma Career Center by Job Teaser.

Diretta streaming

Canale YouTube Media Eventi dell’Università di Pisa

Informazioni

careerservice@unipi.itplacement@sns.it

Allegati

Locandina del ciclo di incontri

Locandina del primo incontro (13 ottobre 2020)