Venerdì 22 novembre 2024, alle ore 16:00 via Zoom, avrà luogo un incontro con DocKto – Eva Ratti, Maria Giulia Pezzi – dal titolo Classicists beyond Classics. Competenze trasversali e mercato del lavoro.
Martedì 12 novembre 2024, alle ore 17:00 presso la Gipsoteca di Arte Antica dell’Università di Pisa (piazza San Paolo all’Orto, 20), si terrà la presentazione del volume «Una strania fenice». Marco Santagata: gli studi, le opere (Edizioni ETS, 2024), a cura di Annalisa Andreoni, Roberta Cella e Laura Paolino.
Dopo i saluti di Alessandro Lenci, Direttore del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, interverranno Lucia Battaglia, Giulio Ferroni, Paolo Fontanelli e Sebastiano Martelli. Saranno presenti le curatrici.
Chi lo desiderasse potrà seguire l’incontro in streaming, via Microsoft Teams, cliccando su questo link o inquadrando il codice QR stampigliato nella locandina in allegato.
Nell’ambito degli incontri di SEMPER – Seminario permanente di poesia fondato da Pietro Taravacci e Francesco Zambon, mercoledì 6 novembre 2024 alle ore 17:00 presso l’Aula D1 di Palazzo Curini (via Santa Maria, 89), si terrà un workshop poetico con Stefano Dal Bianco.
Sarà altresì possibile partecipare all’incontro a distanza via Microsoft Teams.
Mercoledì 6 novembre 2024, dalle ore 10:30 nell’Aula Magna di Palazzo Matteucci (piazza E. Torricelli, 2), si terrà la giornata di presentazione del progetto Erasmus+ Essays Beyond Borders, a cui alcuni docenti del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica partecipano insieme a colleghi delle Università di Malta, Gand, Groningen e Lubiana.
Il progetto mira alla promozione della scrittura saggistica come importante strumento di impegno civile e di cittadinanza attiva attraverso attività di ricerca e didattica volte ad arricchire e disseminare la conoscenza sul saggio e i suoi usi nelle società democratiche.
Tutti i dettagli sullo svolgimento della giornata sono riportati nel poster allegato.
Venerdì 8 novembre 2024, alle ore 10:15 nella Sala Colonne di Palazzo Venera (via Santa Maria, 36), avrà luogo il seminario della professoressa Pascale Janot (Università di Trieste) dal titolo Les savoirs scientifiques et techniques dans le polar.
Il seminario si svolge nell’àmbito del corso di Lingua e traduzione: lingua francese 1 della professoressa Rosa Cetro, nel corso di studi in Linguistica e traduzione.
Mercoledì 30 ottobre 2024, alle ore 14:15 nell’Aula PS4 del Polo Fibonacci (via F. Buonarroti, 3) e a distanza via Microsoft Teams, si svolgerà il seminario di cultura digitale di Francesco Varanini (ricercatore indipendente) dal titolo Lachmann vs. Bédier. Paradigmi della filologia come chiavi di lettura della cultura digitale.
L’informatica umanistica è spesso intesa riduttivamente come versione ‘leggera’ dell’informatica, come studio e sviluppo di interfacce-utente, o come disciplina tesa a predisporre strumenti informatici per studiosi e ricercatori di ambito umanistico.
Invece, possiamo intendere l’informatica umanistica come lettura critica dell’informatica e della cultura digitale alla luce di chiavi di lettura di stampo umanistico.
Quest’ultimo modo di intendere l’informatica umanistica può essere ben esemplificato guardando alla filologia: disciplina volta a reperire, ricostruire e interpretare i testi e a mettere in luce tutto ciò che può favorirne la comprensione. Certamente l’informatica umanistica supporta la filologia offrendo strumenti utili per l’edizione critica di testi. Ma allo stesso tempo la filologia propone spunti e mezzi per intendere il senso dell’informatica.
Nel seminario si prenderà quindi in esame una esemplare opposizione tra due approccia alla filologia. L’opposizione tra il metodo di Lachmann e il metodo di Bédier introduce a interessanti domande generali attorno all’interrogativo: ‘Che cosa è la letteratura?’, ed ai ruoli dell’autore, del critico e del lettore. E poi, in particolare, la differenza tra i due approcci invita a riflettere su come muti il concetto stesso di letteratura, e come mutino i ruoli di autore, critico e lettore, nel momento in cui i testi passano dall’essere appoggiati su codice cartaceo ad essere appoggiati su codice digitale. E’ possibile quindi compiere un ulteriore passaggio: il concetto di letteratura appare buono per intendere il senso del Word Wide Web.
Seguendo questa via l’opposizione tra l’ottica Lachmann e l’ottica di Bédier appare chiave di lettura che permette di distinguere fasci di aspetti differenti compresenti nella cultura digitale. Dal lato di Lachmann, per esempio, i modelli dei dati e gli algoritmi. Dal lato di Bédier, per esempio, Il Web nella sua versione originaria: un insieme di testi disponibili per sempre differenti connessioni; dal lato di Bédier, ancora, il motore di ricerca nella sua versione originaria: ricerca sul full text tramite puri operatori booleani.
Nei giorni 4 e 5 novembre 2024, nell’Aula Magna di Palazzo Matteucci (piazza E. Torricelli, 2), si svolgeranno le Giornate di studi On Models. Different Perspectives from Linguistics to Literature.
Tutti i dettagli dell’evento sono consultabili nel programma allegato.
Nei giorni 6 e 7 novembre 2024, all’Archivio di Stato di Pisa (Palazzo Toscanelli) e nell’Aula Magna di Palazzo Boilleau, avranno luogo le Giornate internazionali di studi L’atelier del carcere pisano-genovese nel 700° anniversario della morte di Marco Polo: studi e nuove ricerche.
Tutti i dettagli dell’evento sono consultabili nel programma allegato.
Mercoledì 30 ottobre 2024, alle ore 12:00 nell’Aula Magna di Palazzo Matteucci (piazza E. Torricelli, 2), avrà luogo l’incontro Tradurre Die Nacht war bleich, die Lichter blinkten in italiano. Sfide, provocazioni e riflessioni intorno all’intelligenza artificiale.
Emma Braslavsky (autrice) e Diana Battisti (traduttrice) leggeranno alcuni brani e dialogheranno intorno al romanzo pubblicato in Germania nel 2019 da Suhrkamp, appena uscito (luglio 2024) anche in Italia con il titolo Era pallida la notte, brillavano le luci. L’incontro rientra nell’ambito del corso di Letteratura tedesca 2, tenuto dal professor Francesco Rossi.
Al centro della trama, Berlino in un futuro prossimo dominato dall’industria robotica: le imprese producono su vasta scala partner artificiali, Hubot ormai indistinguibili dagli esseri umani; ogni genere di relazione appare realizzabile, potenzialmente si va verso l’eliminazione totale della solitudine – eppure le persone che convivono con gli androidi sempre più spesso crollano sotto il peso dell’alienazione e il numero dei suicidi è quadruplicato. In questo contesto, il romanzo segue le indagini dell’investigatrice I.A. Roberta, incaricata di aiutare i servizi sociali a risparmiare sui costi delle esequie dei tanti, troppi morti suicidi. Molto più che uno sfondo, la metropoli ipercinetica e sovreccitata è co-protagonista di questo giallo Sci-Fi sui generis, che con ironia e umorismo sottile si interroga sulla linea di demarcazione tra naturale e artificiale, umano e non-umano.
Emma Braslavsky è scrittrice di romanzi, racconti, audiolibri, saggista, sceneggiatrice. Il suo debutto Aus dem Sinn (2007) ha vinto lo Uwe-Johnson-Förderpreis e il Franz-Tumler-Debütpreis. Dal suo racconto Ich bin dein Mensch (I’m Your Man) è tratto il film omonimo di Maria Schrader, la cui interprete principale Maren Eggert ha vinto la Goldene Lola nella categoria migliore protagonista femminile al Deutscher Filmpreis 2021 e l’Orso d’Argento alla Berlinale 2021 come miglior performance attoriale. Di recente è uscito con Suhrkamp il suo ultimo romanzo, Erdling.
Questa è la prima traduzione italiana di una sua opera, dovuta a Diana Battisti, che attualmente svolge un progetto di ricerca per l’Università di Pisa, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Studi Germanici e ha tradotto numerose opere inedite in lingua italiana, tra cui un racconto breve di Julya Rabinowich (Ebenbilder / Ritratti viventi, LEA 2015), il carteggio tra Stefan Zweig e Benno Geiger (Non mi puoi cancellare dalla tua memoria. Lettere 1904-1939, Marsilio 2018), un saggio di Rainer Funk (L’uomo sconfinato, Sensibili alle foglie 2020), un florilegio di liriche di Benno Geiger (Poesie scelte, FUP 2021) e ancora di Stefan Zweig due opere teatrali (La casa sul mare, Editoria & Spettacolo 2022; Tersite, Editoria & Spettacolo 2023).
Nell’ambito del ciclo di seminari “Vincenzo Di Benedetto” organizzati dal Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica in collaborazione con la Scuola Normale Superiore, martedì 29 ottobre 2024 alle ore 10:00 nella Sala degli Stemmi della Scuola Normale Superiore (piazza dei Cavalieri, 7) il professor Tim Whitmarsh, Regius Professor of Greek della University of Cambridge, terrà una conferenza dal titolo A Tree Named for Friends. Nonnus on Homer’s philia.
Tutti gli interessati sono caldamente invitati a partecipare.
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