I laureati in Lingue, Letterature e Comunicazione Interculturale, avendo maturato approfondite competenze relative a due lingue straniere e nelle rispettive culture, almeno discrete competenze in una terza lingua lingua straniera, nonché, a seconda del curriculum, alla critica letteraria, alla linguistica teorica o alle scienze della comunicazione, potranno accedere a quelle professioni esecutive nel lavoro d’ufficio, nel settore commerciale e dei servizi o nei servizi pubblici e alle persone, in aziende, enti o istituzioni pubblici o privati, per le quali sono richieste conoscenze linguistiche, letterarie, interculturali, comunicative e documentali di base. Potranno svolgere la propria attività nei settori della comunicazione internazionale, della mediazione interlinguistica e in quelli volti alla promozione di attività culturali, artistiche e turistiche.
I profili occupazionali sono così delineati:
Funzione in un contesto di lavoro
L’operatore linguistico in ambito della cultura e della informazione applica le conoscenze linguistiche, culturali e letterarie per svolgere funzioni in contesti edtoriali e dei servizi (aziende, uffici stampa, enti pubblici, uffici turistici, istituti di cultura, associazioni) che richiedono competenze di interpretazione critico-testuale di prodotti editoriali, letterari e saggistici, in lingua italiana e straniera. Collabora alla produzione e revisione critica di materiali informativi, di corrispondenza o altra comunicazione e promozione scritta, contribuendo in questo modo alla costruzione di progetti e attività internazionali; esegue operazioni di editing per uniformare il linguaggio e lo stile dei testi e per verificarne la coerenza dei contenuti e la congruità forma; collabora con figure professionali specializzate per la realizzazione di ricerche bibliografiche e sitografiche utili alle attività richieste. È in grado, inoltre, di mantenere comunicazioni telefoniche e in presenza, in lingua italiana e straniera e di fornire supporto in situazioni che richiedano competenze interlinguistiche e di interfaccia plurilingue con il pubblico. Usa gli strumenti informatici e digitali per una efficace comunicazione web.
Competenze associate alla funzione
Le competenze connesse alle mansioni inerenti alle funzioni di un operatore linguistico in ambito della cultura e della informazione sono
– solida padronanza in almeno due lingue straniere e le rispettive letterature e culture di riferimento
– solida conoscenza della lingua e della cultura italiana
– conoscenza approfondita di una terza lingua straniera
– conoscenza dei registri linguistici relativi alle produzioni orali e scritte in italiano e nelle lingue straniere e connessa capacità di collocare i testi nei contesti tipologici e culturali appropriati
– competenza nell’utilizzo degli strumenti informatici per elaborazione testi, repertori,
tabelle, file excel, ecc.
Sbocchi occupazionali
– case editrici;
– aziende di servizi editoriali;
– editoria elettronica;
– social network;
– redazioni giornalistiche;
– agenzie pubblicitarie;
– uffici stampa;
– biblioteche;
– istituti finanziari;
– enti e istituzioni culturali pubblici e privati e del terzo settore.
Funzione in un contesto di lavoro
L’operatore linguistico nell’ambito della mediazione interculturale agevola la relazione e la comunicazione nelle attività di tipo istituzionale, amministrativo, socio-educativo, culturale fornendo il supporto della sua competenza linguistica e metalinguistica in contesti sociali, educativi, dei servizi nell’area medico-riabilitativa, della cooperazione (aziende, uffici, ong, enti pubblici, associazioni, servizi sanitari), che richiedono competenze interlinguistiche, glottodidattiche e di interfaccia plurilingue con il pubblico. Redige in lingua straniera materiale informativo su servizi rivolti alla cittadinanza straniera (ad esempio negli URP o nei settori dei servizi rivolti a cittadini stranieri); può collaborare a ricerche per individuare progetti e programmi formativi e culturali finanziati dalla Comunità Europea; può affiancare operatori sanitari specializzati in logopedia; contribuisce alla elaborazione e gestione di progetti volti alla mediazione e formazione culturale per adulti e ragazzi e alla educazione interculturale. Inoltre, usa gli strumenti informatici e digitali per una efficace comunicazione web, in lingua italiana e straniera.
Competenze associate alla funzione
Le competenze connesse alle mansioni inerenti alle funzioni di un operatore linguistico in ambito della mediazione interculturale sono
– solida padronanza in almeno due lingue straniere e le rispettive culture di riferimento
– solida conoscenza della lingua e della cultura italiana
– conoscenza approfondita di una terza lingua straniera
– capacità di stendere relazioni, sunti, corrispondenza e altre tipologie testuali e di collaborare alla elaborazione di progetti
– dominio dei vari registri della comunicazione scritta e orale, tradizionale e via web
– dominio degli strumenti informatici per elaborazione testi, repertori, tabelle, file excel, ecc., e per il reperimento delle informazioni.
Sbocchi occupazionali
– enti pubblici e privati;
– presidi sanitari;
– associazioni culturali;
– biblioteche;
– URP;
– cooperative sociali e culturali;
– ONG;
– imprese e aziende private del settore terziario.
Funzione in un contesto di lavoro
L’operatore linguistico nell’ambito della comunicazione socioculturale e turistica fornisce supporto e consulenza linguistico-culturale per la sua area di conoscenza, nell’ambito di attività congressuali, museali e fieristiche, di eventi e progetti commericiali o turistico-culturali caratterizzati da una dimensione internazionale. In particolare, l’operatore nell’ambito della comunicazione socioculturale e turistica si occupa dell’aspetto linguistico-culturale di iniziative per la promozione del proprio territorio in senso lato, collabora alla programmazione e all’organizzazione di meeting, attività congressuali e fieristiche, di eventi e progetti turistici e culturali, contribuendo alle attività di promozione delle iniziative (anche sui social network) a livello internazionale. Sa anche svolgere ricerche e predisporre materiale informativo in lingua italiana e straniera (per cataloghi, brochure, siti, ecc.); affiancare operatori specializzati anche per la comunicazione e promozione nelle attività museali e storico artistiche, fornendo supporto in ogni situazione che richieda competenze interlinguistiche e di interfaccia plurilingue con il pubblico.
Competenze associate alla funzione
Le competenze connesse alle mansioni inerenti alle funzioni di un operatore linguistico della comunicazione socioculturale e turistica sono:
– solida padronanza in più lingue straniere e una buona formazione nelle rispettive culture di riferimento
– buone conoscenze della dimensione artistico-storico-letteraria del territorio;
– capacità di consultare e sintetizzare diverse tipologie di testi scritti e visivi, nonché di approntare ed elaborare materiali informativi utili per le attività di ricezione turistica, fieristica e/o congressuale, anche adatti alla comunicazione web;
– competenze digitali nella creazione e gestione di contenuti e piattaforme web e social network di comunicazione turistica;
– conoscenza di nozioni base di marketing, di legislazione e dei principi che sottendono alla comunicazione per la promozione e la commercializzazione dei prodotti
Sbocchi occupazionali
– Aziende di servizi congressuali;
– Fiere;
– Agenzie di viaggi;
– Uffici turistici e Infopoint;
– Strutture turistiche ricettive e pararicettive;
– Uffici esteri di imprese e associazioni;
– Strutture museali;
– Associazioni e cooperative culturali;
– Strutture commerciali (negozi, catene del retail);
– Imprese del made in Italy.
Per avere un’idea generica delle possibili professioni che un laureato in Lingue, Letterature e Comunicazione Interculturale può svolgere, guarda questi video, realizzati nell’ambito del progetto POT UniSco.
Il laureato in Lingue, Letteratura e Comunicazione Interculturale potrà proseguire gli studi in un corso di laurea magistrale o master di livello I, potendo completare anche il percorso di preparazione all’insegnamento. Per il proseguimento degli studi in uno dei corsi di laurea magistrale del Dipartimento di Filologia, letteratura e linguistica, si veda la pagina Accesso ai corsi di laurea magistrale.
Il profilo professionale dei laureati in Lingue e letterature straniere prevede la conoscenza a livello B2/C1, sia scritto sia orale, di due lingue straniere (tra francese, inglese, polacco, portoghese, romeno, russo, spagnolo, tedesco) e, eventualmente, la conoscenza a livello A2/B1 di una terza lingua straniera; un’ottima padronanza della lingua italiana, così da assicurare una buona capacità di mediazione interlinguistica e interculturale; una solida conoscenza linguistico-teorica e letteraria (in relazione alle lingue studiate); una solida cultura generale.
I laureati in Lingue e Letterature straniere, avendo dunque maturato competenze professionali relative ad almeno due lingue e letterature straniere, potranno svolgere, in Italia e all’estero, funzioni nell’ambito:
- delle professioni esecutive nel lavoro d’ufficio (come addetti alla comunicazione internazionale; alle funzioni di segreteria, alla raccolta, controllo, conservazione e recapito della documentazione);
- delle professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi (come addetti ai servizi ricreativi e culturali);
- delle professioni tecniche nei servizi pubblici e alle persone (come tecnici delle attività ricettive; tecnici dell’organizzazione di fiere, convegni ed eventi culturali; animatori turistici e professioni assimilate).
Gli sbocchi lavorativi dei tre curricula su cui si articola il corso sono pressoché analoghi. Tuttavia, la differenza più rilevante è che il curriculum A incide maggiormente su studi letterari e culturali, il curriculum B più su studi metalinguistici, mentre il curriculum C sulla storia dell’arte. Fermo restando che le due lingue straniere prescelte, con le relative letterature, hanno lo stesso peso in numero di cfu e gli stessi obiettivi per ciò che riguarda i livelli di competenza in uscita, con il curriculum A i laureati saranno facilitati in quelle occupazioni che richiedono maggiori competenze di interpretazione culturale, con il curriculum B in quelle che richiedono più competenze comunicative e analisi testuale, mentre il curriculum C aprirà la strada verso ambiti culturali più allargati, come il turismo culturale, i musei, ecc.
Il laureato in Lingue e letterature straniere potrà proseguire gli studi in un corso di laurea magistrale o master di livello I. Per il proseguimento degli studi in uno dei corsi di laurea magistrale del Dipartimento di Filologia, letteratura e linguistica, si veda la pagina Accesso ai corsi di laurea magistrale.