Lunedì 6 maggio dalle ore 16:00 si svolgerà via Teams la riunione relativa alle assegnazioni delle mobilità Erasmus (solo per studio).
Il link per partecipare è il seguente:
Lunedì 6 maggio dalle ore 16:00 si svolgerà via Teams la riunione relativa alle assegnazioni delle mobilità Erasmus (solo per studio).
Il link per partecipare è il seguente:
È indetta una selezione, per titoli ed eventuale colloquio, per l’individuazione di 2 (due) studenti tutor specializzati per un impegno di 200 ore cadauno, per lo svolgimento di attività di orientamento, tutorato e didattico-integrative a supporto di studenti con certificazione DSA.
La scadenza del bando è fissata alle ore 12:00 del 10 maggio 2024.
Responsabile del procedimento: Gloria Penso.
L’atto è pubblicato sull’Albo ufficiale di Ateneo.
1524/1974/2024 – Due celebrazioni per il Portogallo di oggi (Camões e il 25 aprile)
Nel 1524 nasce (forse) Luís de Camões; nel 1974 nasce (certamente) un nuovo Paese.
Nel 2024 si celebrano, dunque, due anniversari importanti per il Portogallo di oggi e per l’Europa: i cinquecento anni del più fine e originale interprete di una stagione culturale e politica fondamentale per la costruzione dell’identità portoghese in Europa e nel mondo (l’età dei grandi viaggi oceanici e delle cosiddette Scoperte), e i 50 anni da quella altrettanto epica rivoluzione pacifica, la Rivoluzione dei Garofani, che, strabiliando il mondo, pose fine a una delle più lunghe e cupe dittature europee, avviando finalmente il Portogallo verso la democrazia e le sue colonie africane verso l’autodeterminazione.
La Cátedra Antero de Quental (Camões, IP/Pisa) e le discipline di Letteratura portoghese e brasiliana e Lingua portoghese e brasiliana del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa, in occasione della Giornata mondiale della Lingua portoghese e della cultura dei paesi di lingua portoghese (5 maggio), vogliono ricordare questi due importanti anniversari con un evento che ne evochi gli snodi essenziali – con voci narranti, musica, letture.
Programma
Identità – Atto primo – La Rivoluzione dei Garofani
Sarà sinteticamente percorsa la linea temporale dei 48 anni di dittatura con un focus sulla giornata del 25 aprile 1974, attraverso letture e l’ausilio di prodotti multimediali creati ad hoc. Sarà presentato il breve video “Luís Pacheco, Il mio 25 aprile”, realizzato con la partecipazione degli studenti del corsi di portoghese.
Identità – Atto secondo – Camões, chi era costui?
Ricordando Camões: sarà illustrata la biografia per tracce del poeta, con letture dei suoi versi (in italiano e in portoghese) tratti dal poema epico I Lusiadi (1572) e dalla sua opera lirica (sonetti), accompagnati da inserti musicali.
Musica! Musica!
Franco Bonsignori (fisarmonica) e Carla Giometti (voce) reinterpretano il repertorio della musica portoghese.
A seguire brindisi “lusofono”
Con il patrocinio di:
Instituto Camões, Ambasciata del Portogallo a Roma
Il convegno internazionale Studia Russica. Historia, Poetica, Emigrantica, che si terrà nei giorni 8-10 maggio 2024, vuole essere un’occasione per ripercorrere insieme i principali ambiti di studi che hanno caratterizzato le ricerche del professor Stefano Garzonio, studioso stimato e riconosciuto a livello internazionale in ambito slavistico, come testimoniano le numerose pubblicazioni scientifiche, nonché i prestigiosi conferimenti ricevuti.
Nella sua storia accademica, Stefano Garzonio ha insegnato presso le Università di Urbino, di Pescara, come professore associato all’Università di Bologna, per approdare nel 1991 all’Università di Pisa, dove ha lavorato oltre trent’anni, ricoprendo dall’anno 2000 il ruolo di professore ordinario. Nel contesto della slavistica ha rivestito il ruolo di Presidente dell’Associazione Italiana degli Slavisti ed è stato membro del Comitato Internazionale degli Slavisti (anni 1999-2009).
Volendo omaggiare l’illustre collega, una parte iniziale del convegno sarà dedicata ad alcune riflessioni sull’attualità della storia della letteratura russa, argomento che merita un confronto aperto tra slavisti italiani e stranieri, in quanto campo d’indagine che impone una ridefinizione dei canoni e nuovi approcci in ambito didattico e di divulgazione scientifica. Seguiranno sessioni specifiche dedicate all’emigrazione, agli studi di poesia russa e di teoria del verso e ai rapporti culturali tra Russia e Italia, temi che coinvolgeranno nella discussione colleghi di studi ed ex allievi.
Nell’àmbito delle attività del corso di dottorato in Discipline linguistiche e letterature straniere (DiLLeS), venerdì 3 maggio 2024, alle ore 9:00 nella Sala Riunioni di Palazzo Venera (via Santa Maria, 36), la professoressa Camilla Bardel (Università di Stoccolma) terrà una conferenza dal titolo Perché la L3?
La conferenza è aperta a tutti gli interessati.
Per consentire lo svolgimento di un’assemblea elettorale degli studenti, venerdì 3 maggio 2024, dalle ore 13:00 alle ore 16:00, saranno sospese le attività didattiche.
Il 7 maggio 2024, alle ore 15:00 nella Sala Riunioni di Palazzo Venera (via Santa Maria, 36), si terrà il seminario di Luca Barra (Università di Bologna) dal titolo La scrittura dell’unscripted. Confezionare la televisione della realtà.
L’evento costituisce il secondo incontro del ciclo di seminari organizzati nell’àmbito del PRA Costruire la verità, coordinato dal professor Raffaele Donnarumma.
Nel quadro della sessione primaverile dei seminari “Vincenzo Di Benedetto”, martedì 7 maggio 2024, alle ore 10:00 nell’Aula Magna di Palazzo Matteucci (piazza E. Torricelli, 2), il professor Douglas Cairns (University of Edinburgh) terrà una lezione dal titolo Euripides, Tragedy, and the History of Emotion.
L’evento è aperto a tutti gli interessati.
Venerdì 3 maggio 2024, alle ore 17:00 nell’Aula B1 di Palazzo Boileau (via Santa Maria, 85), avrà luogo un incontro – trasmesso anche in streaming via Microsoft Teams – con lo scrittore Antonio Moresco. Dialogheranno con lui Carla Benedetti e il fisico Ignazio Licata.
Nato a Mantova il 30 ottobre 1947, Antonio Moresco vive a Milano.
Ha esordito a 45 anni con un libro intitolato Clandestinità. Da allora ha pubblicato più di trenta libri, tradotti in molte lingue, tra i quali: Giochi dell’eternità, opera scritta nell’arco di 35 anni e in tre grandi parti (Gli esordi, Canti del caos, Gli increati), Lettere a nessuno, La lucina, Fiaba d’amore, Gli incendiati, L’adorazione e la lotta, Lo sbrego, Il grido, Canto di D’Arco, Canto degli alberi.
Ha scritto diverse opere teatrali, raccolte in tre volumi (La santa, Merda e luce, Sacra follia).
Martedì 7 maggio 2024, alle ore 17:15 presso la Gipsoteca di Arte Antica (piazza San Paolo all’Orto, 20), avrà luogo la presentazione del volume L’Ebreo errante. Nuove prospettive su un mito europeo, a cura di Fabrizio Franceschini e Serena Grazzini (Edizioni di Storia e Letteratura, 2023).
Interverranno, oltre al Rettore Riccardo Zucchi, Adriano Fabris (Università di Pisa), Laura Quercioli Mincer (Università degli Studi di Genova), Claudio Galderisi (Recteur Région Académique Nouvelle Aquitaine).
Il volume copre una vasta gamma di discipline e indaga su un mito che ha segnato profondamente la cultura europea, soprattutto – ma non solo – in senso antisemita. Sul sito dell’editore è possibile trovare il pdf dell’indice e dei nomi, oltre che degli abstract, la recensione di Marino Freschi uscita su Avvenire, e, infine, la breve intervista a cura del giornalista RAI Walter Skerk trasmessa il 21 aprile 2024 su Rai Radio 1 (a partire dal minuto 6′ 30”).
Il mito dell’Ebreo condannato da Cristo a vivere e ad errare sino alla fine dei tempi si forma pienamente con l’Età moderna, pur se muove da radici antiche. In questo volume, i nomi dell’Ebreo errante vengono fatti parlare per rivelare discontinuità e ambiguità del mito. I testi dell’Europa medievale e della Germania seicentesca, che l’hanno alimentato in tutto il vecchio continente, sono riconsiderati sulle fonti originali e in nuova prospettiva critica. Antropologi, storici, filosofi, letterati, linguisti, ebraisti, studiosi del teatro e delle arti seguono la multiforme fortuna dell’enigmatico Errante e ne indagano, in dialogo tra loro, i significati reali e simbolici. In importanti figure e in sorprendenti testi della diaspora ebraica si colgono risposte all’erranza materiale, etica e culturale dei singoli e delle comunità, mentre il sionismo si presenta come abolizione dell’Ebreo errante. Questa figura, emblema o stigma dal Seicento in poi del popolo ebraico, nella sua dimensione extraterritoriale, si imprime nell’immaginario collettivo, stimola la fantasia mitopoietica di grandi scrittori, straordinari artisti e umili cantori, diviene paradigma di pensiero, sollecita tra gli orrori del XX secolo e di fronte alla barbarie nazista una sua rilettura dall’interno stesso del mondo ebraico.