Per il primo incontro di una nuova serie di seminari, il Cantiere umanistico dellâantropocene ospita Chiara Caradonna (The Hebrew University of Jerusalem).
âMa allora, che specie di specie è sta specie nostra umana?â, chiede e si chiede Ciccina CircĂŠ in un lungo monologo nella prima parte di Horcynus Orca, il grande romanzo dello scrittore siciliano Stefano DâArrigo pubblicato nel 1975 dopo due decenni di gestazione. Questa domanda guiderĂ lâindagine della mia presentazione, volta a esporre le diverse concezioni del binomio natura/cultura presenti nel romanzo. Seguendo le categorie proposte dallâantropologo francese Philippe Descola per descrivere le possibili articolazioni di questo rapporto (naturalismo, animismo, totemismo), mi concentrerò sulla concezione animistica dei pescatori siciliani, veri protagonisti del romanzo, al cui modo di intendere la propria relazione con il mondo marino viene dato ampio spazio. Leggo dunque Horcynus Orca come romanzo etnografico sui generis, che adotta modelli interpretativi dellâantropologia criticandoli e esponendone le premesse epistemologiche. Narrando la lenta ma inesorabile fine della civiltĂ dei pescatori siciliani e la scomparsa della loro visione delle cose, DâArrigo ha realizzato âlâentropologiaâ auspicata da LĂŠvi-Strauss in Tristi tropici, ovvero una disciplina âvotata a studiare le manifestazioni piĂš alte di questo processo di disintegrazioneâ di societĂ travolte dallâimpatto con il sistema di pensiero occidentale. Il romanzo offre cosĂŹ unâoccasione unica per riflettere su questa forza distruttiva, su ciò che è andato perduto e su ciò che, forse, si può ancora salvare.
Chiara Caradonna insegna letteratura italiana moderna e contemporanea nel Dipartimento di Studi Romanzi dellâUniversitĂ Ebraica di Gerusalemme. Dal 2017 al 2020 è stata Postdoc-Fellow della Martin Buber Society presso la stessa universitĂ . Si occupa da una parte di poesia europea moderna e contemporanea, dallâaltra del romanzo âeccessivoâ che sfida i limiti formali del genere. In questo contesto si interessa in particolare dei punti di contatto tra letteratura, filosofia e antropologia. Nel suo primo libro, pubblicato in tedesco nel 2020, ha analizzato aspetti epistemologici e ermeneutici nella poesia tarda e nel pensiero di Paul Celan. La sua ricerca piĂš recente è dedicata a Stefano DâArrigo, su cui da ultimo ha pubblicato lâarticolo âThe Ethnographer from Within: Wild Thought in Stefano DâArrigoâs Horcynus Orcaâ (Arcadia) che intende ora ampliare in un libro dal titolo provvisorio Ethnography in the Strait. Beyond Nature and Culture in Stefano DâArrigoâs Horcynus Orca.
Il seminario avrà luogo venerdÏ 26 novembre alle 16 su Microsoft Teams. Non è necessaria la registrazione.
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