Dottorandi 

Ciclo XL (2024-2025)

Curriculum archeologico

Dott. Antonio Bianco

Punta Campanella: il materiale dello scavo e delle ricognizioni.

Nelle dinamiche insediative della Campania preromana, i siti di costa emergono per il loro valore fondamentale nell’incontro delle genti provenienti dal mare con le popolazioni locali, più o meno recettive, a seconda delle aree e dei singoli casi. Il sito di Punta Campanella, inquadrato in questa cornice, può rappresentare a buon diritto un caso di estremo interesse per la posizione nodale che occupa, con il passaggio creato ad ovest con l’isola di Capri, e a collegare l’area meridionale della Campania con quella settentrionale fino ai Campi Flegrei. In tutte le sue fasi di occupazione, la penisola sorrentina occupava una posizione chiave nelle dinamiche di influenza e di potere tra le aree limitrofe di costa e quelle più interne, verso la valle poseidoniate a sud e la piana pompeiano-sarnese a nord. Il santuario di Punta Campanella non può essere compreso in pieno se non si prende nella necessaria considerazione l’area geografica e il ruolo politico che esso ricopriva nell’analisi di un più vasto territorio. Tale ricerca ha una duplice finalità: a) da un lato studiare, attraverso un’analisi dettagliata dei materiali rinvenuti dalle ricognizioni e soprattutto dallo scavo del 1987, le singole classi di materiali restituiti dal sito, con particolare attenzione alla ceramica e alle sue fasi cronologiche; b) dall’altro approfondire il fondamentale ruolo del substrato culturale che porta alla probabile coesistenza di genti italiche, etrusche e greche, che fanno del santuario di Punta Campanella un luogo particolarmente denso di frequentazioni e un caso di studio eccezionale per la comprensione delle dinamiche insediative nella Campania meridionale. Il punto “a” resta fondamentale per lo studio degli orizzonti cronologici collegati alla stratigrafia, contribuendo all’interpretazione degli elementi architettonici ancora visibili e rinvenuti in alcuni saggi. Inoltre, può fornire preziose informazioni sulle diverse produzioni ceramiche e sulla loro provenienza. Il punto “b” affronta, attraverso l’inquadramento tipologico e cronologico della cultura materiale, questioni storiche di più ampia portata, indagando il ruolo del santuario nelle dinamiche di convivenza di questi popoli e la sua evoluzione nell’arco di sei-sette secoli.

 

 

Tutor: Anna Anguissola

Cotutor: Luca Di Franco

Email: antonio.bianco@phd.unipi.it

 


Dott.ssa Valerj Del Segato

Le necropoli di Roselle: nuovi elementi per la definizione del centro etrusco, tra vecchi scavi e nuove ricerche

Il progetto costituisce l’esito di un percorso maturato sul campo, dapprima partecipando alle indagini condotte dall’Ateneo senese nell’area urbana, poi sviluppato attraverso la stesura di due tesi, magistrale e di specializzazione, dedicate rispettivamente al nucleo sepolcrale di Campo della Fonte e alla necropoli protostorica di Nomadelfia, e la partecipazione al programma di ricognizioni condotte proprio nell’area periurbana dall’Ateneo aquilano, in qualità di responsabile sul campo. Il quadro delle nostre conoscenze sulle necropoli rosellane resta ancora piuttosto frammentario e lacunoso: l’obiettivo del progetto è quello di effettuare uno studio globale dei rinvenimenti funerari pertinenti alla fascia periurbana, con particolare riferimento ai contesti, ad oggi ancora inediti, indagati dagli anni ’50 del ‘900 fino ai giorni nostri, inclusi alcuni ritrovamenti sporadici e problematici, in letteratura ascritti a necropoli che sarebbero localizzate all’interno della città murata, indizio forse di una progressiva espansione dello spazio urbano. La finalizzazione del progetto, così come strutturato, fornirà per la prima volta un quadro completo delle necropoli e del loro sviluppo diacronico, apportando elementi utili ad una migliore comprensione delle dinamiche di formazione del centro e della strutturazione del relativo agro, mentre una sezione a parte verrà dedicata al tema dei confini della Roselle etrusca, con l’intento di meglio delineare i rapporti con le città di Chiusi, Vulci e, in particolare, con la limitrofa Vetulonia che, secondo una tradizione di studi ormai consolidata in letteratura, avrebbe avuto un ruolo non secondario nella nascita del centro in esame.

 

Tutor: Andrea Zifferero

Cotutor: Matteo Milletti

Email: v.delsegato@studenti.unipi.it


Dott.ssa Valentina Pescari

 

Le fullonicae di Roma: uno studio topografico e architettonico.

 

Il progetto è indirizzato allo studio in chiave topografica, architettonica e socioeconomica delle fullonicae di Roma. La ricerca intende inquadrare le fullonicae all’interno del tessuto urbano e periurbano, valutando l’evoluzione d’uso di questi spazi nel corso del tempo e in relazione al territorio circostante. Le singole strutture saranno contestualizzate negli isolati in cui erano collocate, valutandole non solo da un punto di vista planimetrico, ma cercando anche di restituirne la volumetria. A tal fine, si prevede il rilevamento e la ricostruzione virtuale delle strutture ad oggi accessibili, così da comprendere meglio la gestione degli spazi e il loro raccordo con le strutture circostanti. La ricerca sarà condotta analizzando i contesti noti, unitamente all’esame delle fonti epigrafiche e delle notizie pertinenti ai ritrovamenti per i quali non è stata fornita ancora una sicura interpretazione. Lo spoglio bibliografico sarà affiancato a quello archivistico, passaggio essenziale per acquisire le informazioni redatte in fase di scavo, ma non pubblicate. Altresì, saranno effettuati confronti diretti con le principali realtà urbane (in primo luogo Ostia e Pompei) e bibliografici con gli altri siti della penisola.

 

Tutor: Paolo Liverani

Cotutor: Stefano Campana

Email: v.pescari@studenti.unipi.it


Dott.ssa Maria Vittoria Riccomini

Pisa “città emporica”: una lettura del fenomeno commerciale attraverso le anfore da trasporto (fine VII-metà V secolo a.C.)

Il progetto ha lo scopo di valorizzare la dimensione emporica di Pisa nei rapporti di scambio dalla fine del VII alla metà del V secolo a.C., arco cronologico che rappresenta il floruit del suo carattere commerciale in età etrusca. Le anfore da trasporto rappresentano la punta dell’iceberg di un vasto fenomeno economico-culturale e sono state scelte in questa sede come strumento privilegiato per l’osservazione del coinvolgimento di Pisa nel contesto mediterraneo. L’obiettivo del presente lavoro è in prima istanza quello di considerare per la prima volta in maniera unitaria la quantità e la provenienza delle importazioni anforiche che giungevano in città, in modo da istituire un confronto con le altre componenti derivate dai contatti con l’esterno e considerare nel suo complesso il supply and demand system di un importante centro urbano dell’Etruria settentrionale. In seconda istanza attraverso l’analisi della redistribuzione dei prodotti nell’entroterra si intende impostare una riflessione sul rapporto con il territorio e la sua gestione da parte del centro principale. Infine, si vuole mettere in risalto la presenza dei contenitori commerciali all’interno della produzione locale di ceramica ad argilloscisti: questi saranno presi in considerazione non solo in quanto indicatori di prosperità economica, ma anche per seguire il raggio di diffusione dei prodotti pisani e considerare il ruolo della città nello scacchiere commerciale del Tirreno settentrionale. In sintesi, lo scopo ultimo del progetto è quello di restituire una visione olistica di un aspetto del ruolo emporico di Pisa.

Tutor: Lisa Rosselli

Cotutor: Antonio Facella

Email: mariavittoria.riccomini@phd.unipi.it

 

Curriculum filologico

Dott.ssa Mariachiara Bellantuono

L’ekphrasis in Plinio il Giovane. Studio e commento di una selezione di Epistole

Il progetto è incentrato sullo studio letterario e sul commento di una selezione di epistole ecfrastiche di Plinio il Giovane, dedicate a ville, scenari paesaggistici, infrastrutture pubbliche e opere d’arte. Diversamente dalle lettere relative al “Laurentinum” e alla villa “in Tuscis” (2.17 e 5.6), esaminate in un gran numero di ricerche, i restanti testi descrittivi hanno nelle pubblicazioni scientifiche uno spazio più circoscritto: saranno, pertanto, inclusi nel commento. L’obiettivo è quello di un lavoro completo di carattere letterario, che coinvolga la totalità delle ekphraseis, mettendo in luce le specificità stilistiche e lessicali, il peculiare approccio alla spazialità e al paesaggio e le finalità della descriptio nell’opera, indagate in un’ottica intertestuale. Si intende, inoltre, tracciare una panoramica sull’‘occhio’ pliniano, in linea con i recenti studi sulla visualità e sullo sguardo nella letteratura latina.

 

 

Tutor: Giulio Vannini

Cotutor: Lisa Piazzi

Email: m.bellantuono@studenti.unipi.it


Dott.ssa Emma Celestini

Ricerche sulla tradizione indiretta di Callimaco nei corpora scoliastici di Omero e Pindaro e nell’esegesi antica.

Il presente progetto si propone di studiare le testimonianze di Callimaco nei corpora scoliastici di Omero e Pindaro, con l’obiettivo di esplorare le modalità e le finalità di utilizzo dell’autore nell’ambito dell’esegesi omerica e pindarica. Le numerose citazioni restituiscono un quadro variegato della ricezione letteraria e dell’impiego erudito di Callimaco a partire dall’età alessandrina, periodo a cui gran parte di questi scoli risale, fino all’esegesi bizantina, grazie anche al confronto con altre fonti erudite non di matrice scoliastica. L’indagine sarà svolta attraverso una catalogazione delle testimonianze e una loro suddivisione sulla base del contenuto (grammaticale, narrativo, critico-letterario).

 

 

Tutor: Enrico Mannelli

Cotutor: Jacqueline Klooster

Email: emma.celestini@phd.unipi.it


Dott.ssa Irene Gasperini

Nuova edizione critica, con introduzione e commento di Colote, Contro l’Eutidemo di Platone (PHerc. 1032).

 

 

 

 

Tutor: Graziano Ranocchia

Cotutor: Michele Corradi

Email: i.gasperini@studenti.unipi.it


Dott. Niccolò Petronio

Gli esametri orfici del Sinai: commento storico-letterario e storico-religioso

Il progetto ha l’obiettivo di fornire un commento storico-letterario e storico-religioso degli esametri del Sinai, recentemente scoperti su alcuni fogli di codice palinsesto provenienti dal monastero di Santa Caterina. Attraverso l’analisi della loro struttura narrativa e del loro contenuto mitologico si studieranno le connessioni di questo testo con la poesia orfica in generale, e in particolare con le Rapsodie Orfiche (o Hieroi Logoi in 24 rapsodie), di cui potrebbe rappresentare la prima attestazione diretta. Si cercherà così di valutare l’importanza degli esametri del Sinai per la nostra conoscenza dell’orfismo, in riferimento soprattutto al mito della morte e della rinascita di Dioniso.

 

 

Tutor: Valeria Piano

Cotutor: Giovan Battista D’Alessio

Email: n.petronio@studenti.unipi.it


Dott.ssa Corinna Maria Irene Romagnoli

Insegnare e apprendere il latino all’inizio del IX secolo: il caso dell’Ars grammatica attribuita a Clemente Scoto

Il progetto mira a fornire una nuova edizione dell’Ars grammatica attribuita a Clemente Scoto. A distanza di quasi un secolo dalla prima edizione, curata da J. Tolkiehn nel 1928, una seconda edizione del testo si rende necessaria alla luce della scoperta di nuovi testimoni manoscritti e dei numerosi e recenti studi riguardanti sia le fonti grammaticali impiegate dall’artigrafo sia le altre artes grammaticae insulari coeve, strettamente connesse con l’Ars attribuita a Clemente. L’edizione sarà affiancata da un approfondito commento sul piano linguistico, pedagogico e didattico dell’Ars: tale ricerca consentirà di ottenere un quadro più chiaro e completo di quale fosse la competenza linguistica in ambienti insulari tra l’VIII e il IX secolo, quali fossero le necessità dei discenti, quali le strategie adottate dagli insegnanti e, di conseguenza, quali le riflessioni da loro sviluppate intorno alla prassi didattica e alla teoria linguistica.

 

 

Tutor: Anna Zago

Cotutor: Ernesto Stagni

Email: c.romagnoli2@studenti.unipi.it


Dott.ssa Ilaria Andrea Serra

Il progetto di ricerca è finalizzato a preparare una nuova edizione commentata del trattato Contro il Liside di Platone (PHerc. 208) di Colote.

 

 

Tutor: Graziano Ranocchia

Cotutor: Michele Corradi

Email: ilariaandrea.serra@phd.unipi.it


Dott.ssa Alessia Vannucci

I componimenti della Gedichtgruppe II di Gregorio Nazianzeno (2.1. 73. 85. 81. 82. 87. 51. 49. 27. 84. 28. 22. 92. 57): introduzione, testo critico, traduzione e commento.

Il progetto si pone l’obiettivo di realizzare un’edizione critica, corredata di introduzione, traduzione e commento, dei carmi appartenenti alla Gedichtgruppe II di Gregorio Nazianzeno, una selezione di versi in metro epico-elegiaco dal carattere autoreferenziale e penitenziale. Al lavoro ecdotico si affiancheranno un’analisi sistematica della metrica e la redazione di un commento che si occuperà dei problemi testuali, interpretativi, linguistici e teologici posti dai componimenti in esame, al fine di individuare gli elementi costitutivi di questo particolare sottogenere della produzione poetica dell’autore. Necessario, perciò, sarà il confronto sia con la letteratura antecedente, coeva e successiva al Nazianzeno sia con le tre parafrasi anonime in prosa, tramandate insieme al testo dei componimenti, le quali saranno per la prima volta edite e tradotte.

 

Tutor: Enrico Magnelli

Cotutor: Gianfranco Agosti

Email: a.vannucci17@studenti.unipi.it


Dott. Filippo Vezzani

Aristotele. Προβλήματα Ὁμηρικά: edizione, traduzione e commento.

Il progetto di ricerca propone una nuova edizione, traduzione e commento dei frammenti aristotelici dei perduti Προβλήματα Ὁμηρικά, di cui manca totalmente una moderna edizione critica. L’introduzione fornirà, insieme ad un rinnovato status quaestionis, le necessarie considerazioni su alcuni aspetti fondamentali dell’opera (titolo; numero di libri e loro divisione; ordinamento dei frammenti; rapporti con Poetica 25). Oltre al necessario lavoro ecdotico sugli scolii già noti (ma che negli ultimi anni hanno goduto di un rinnovato interesse), saranno considerate anche fonti ancora poco o per nulla esplorate. Il commento si propone infine di discutere non solo questioni prettamente filologiche, ma anche i presupposti filosofici delle risoluzioni e le loro connessioni con la riflessione di altri autori precedenti e successivi.

 

 

Tutor: Michele Corradi

Cotutor: Dino De Sanctis

Email: f.vezzani1@studenti.unipi.it